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Questo corso di formazione sul campo, della durata di 15 ore, è rivolto ai docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado interessati a potenziare le loro competenze nell’utilizzo delle tecnologie digitali in ambito educativo. Attraverso un percorso teorico-pratico, i partecipanti esploreranno due aspetti fondamentali della transizione digitale nella didattica: l’uso degli ipertesti per favorire la flessibilità cognitiva degli studenti e l’integrazione dell’intelligenza artificiale per personalizzare e arricchire l’apprendimento.
Durante il corso, i docenti acquisiranno strumenti e metodologie per progettare attività didattiche innovative, che stimolino il pensiero critico, le connessioni interdisciplinari e la creatività degli studenti. Saranno forniti esempi concreti e sarà data l’opportunità di sperimentare direttamente strumenti digitali come Google Sites, Canva, Padlet e applicazioni di AI come ChatGPT, Grammarly e Khan Academy AI.
Il corso promuove un approccio operativo e collaborativo, alternando momenti di formazione teorica a laboratori pratici e progettazione didattica. Al termine, i partecipanti avranno progettato lezioni e materiali che potranno essere immediatamente sperimentati in classe, contribuendo a una didattica più dinamica, inclusiva e innovativa.

Le comunità di pratica sono un potente alleato dell’apprendimento. Generalmente si evolvono naturalmente per affrontare interessi e problemi comunemente condivisi, ma può essere utile qualche accorgimento per farle crescere e prosperare.

L’apprendimento collaborativo sta incontrando sempre più consensi, soprattutto se sviluppato in una piattaforma e-learning. Le ragioni sono molteplici, ma una tra tutte potrebbe essere che l’apprendimento collaborativo soddisfa la naturale predisposizione ad apprendere “in gruppo” che ci viene trasmessa, in modo tradizionale, negli ambienti scolastici, fin da piccoli. Al tempo stesso, mantiene quelle caratteristiche di individualità e personalizzazione che oggi un utente richiede in un percorso e-learning. Tra i diversi strumenti per incrementare l’apprendimento collaborativo, la comunità di pratica si sta dimostrando incredibilmente efficace. In questo articolo vedremo come implementare e sviluppare una comunità di pratica.

Cos’è una comunità di pratica

La comunità di pratica definisce un gruppo di persone che condividono un interesse o una passione per qualcosa che attiene alla loro professione e imparano a farlo meglio, interagendo regolarmente.

La premessa di base dietro le comunità di pratica è semplice: tutti impariamo nella vita di tutti i giorni dalle comunità in cui ci troviamo. Le comunità di pratica sono ovunque. Quasi tutti appartengono a una comunità di pratica, sia attraverso i colleghi di lavoro o i collaboratori, o altro ancora.

Il sociologo svizzero Etienne Wenger sostiene che ci sono tre caratteristiche fondanti di una comunità di pratica:

  • tematica: un interesse comune che collega e tiene insieme la comunità;
  • comunità: il gruppo è vincolato dalle attività condivise che svolge (ad esempio, riunioni, discussioni) attorno al proprio dominio comune;
  • pratica: i membri di una comunità di pratica sono professionisti; ciò che fanno attiene la loro partecipazione alla comunità; e ciò che imparano dalla comunità influisce su ciò che fanno.

Il fine della comunità è la generazione di livelli di conoscenza più nuovi o più profondi attraverso la somma delle attività di gruppo.


L’iniziativa è rivolta ai docenti di Nocera Terinese al fine di far acquisire/migliorare le competenze digitali di base sulle metodologie didattiche innovative e sull’uso delle nuove tecnologie per la didattica a distanza.


Corso di Formazione docenti della rete di scopo dell'istituto comprensivo di Falerna e di Nocera Terinese.

A SCUOLA DI BENESSERE"

GESTIONE DELLE EMOZIONI NELLA RELAZIONE EDUCATIVA - (INTELLIGENZA EMOTIVA - GESTIONE DELLE EMOZIONI NELL'AMBITO DELLE RELAZIONI SCOLASTICHE E NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO)